Le Logge si trovano in Piazza Grande, venivano attribuite al Vasari,
ma invece le disegno l'architetto Alessandro Pieroni.
Sull'architrave delle finestre in testata si leggeva: "Fer.M.M.D.Etr" .
ma invece le disegno l'architetto Alessandro Pieroni.
Sull'architrave delle finestre in testata si leggeva: "Fer.M.M.D.Etr" .
Sotto queste belle loggette ci venivano i "Bonavoglia" forzati che finita la pena rimanevano volontariamente nel Bagno a lavorare) a venedere i loro manufatti. Cosimo III lo proibi, e allora ci convennero, mercanti capitani di bastimenti e mezzani,
a trattare affari come in una Borsa di Commercio.
Tutti i loggiati furono terminati nel 1605 e le colonne furono realizzate con i marmi dei monti pisani, come pure le colonne della Cattedrale.
Nella foto, via Vittorio Emanuele (via Grande) lato terra, sulla sinistra le
"Logge del Mengoli"
"Logge del Mengoli"
dal nome di un commerciante, mentre quella sulla destra erano dette
"Logge della Gran Guardia"
perché servivano come stazione militare.
Ci troviamo sotto le Logge del Mengoli,
piu avanti sull'angolo lo storico e frequentatissimo Bar Sole,
attraversando la via entriamo sotto le
Logge della Gran Guardia.
piu avanti sull'angolo lo storico e frequentatissimo Bar Sole,
attraversando la via entriamo sotto le
Logge della Gran Guardia.
le Logge del Mengoli dove quotidianamente si svolgeva Il mercato dei frutti di mare.
in questa foto via Vittorio Emanuele (via Grande) lato porto
a sinistra le "Logge del Diacciaio"
perché vi era una fabbrica di ghiaccio
perché vi era una fabbrica di ghiaccio
mentre quelle di destra erano dette "Logge della Tromba"
perché nel primo magazzino in angolo c’è stato
per diversi anni l’asta pubblica di merci sequestrate
perché nel primo magazzino in angolo c’è stato
per diversi anni l’asta pubblica di merci sequestrate
o scampate ai naufragi dove la vendita della merce
veniva annunciata a suon di tromba
lanciati da due "Trombi o Trombetti" in livrea, dipendenti del Comune.
In seguito vennero chiamati "Logge del Caccialli"
dal nome di una tabaccheria che si trova all'angolo con via Vittorio Emanuele (via Grande), mentre il tratto a due archi venne chiamato "Logge del Frataio" da una botteghina dove si vendevano appunto frati e bomboloni.
Le Logge del Diacciaio,
piu avanti attraversando la via Vittorio Emanuele
piu avanti attraversando la via Vittorio Emanuele
si entrava sotto le Logge della Tromba.
Lato opposto della foto precedente, ci troviamo sotto le "Logge della Tromba"
Due foto a confronto, via Vittorio Emanuele lato terra,
prima e dopo i devastanti bombardamenti del 7 Giugno 1944.
prima e dopo i devastanti bombardamenti del 7 Giugno 1944.
Come si vede dalla foto Il Portico sulla sinistra detto degli Sproni
è l'unico dei 4 portici del Pieroni che si è salvato dai bombardamenti.
Non furono risparmiati dalla poco clemente ricostruzione postbellica, i tre dei quattro Portici seicenteschi che vennero definitivamente abbattuti.
è l'unico dei 4 portici del Pieroni che si è salvato dai bombardamenti.
Non furono risparmiati dalla poco clemente ricostruzione postbellica, i tre dei quattro Portici seicenteschi che vennero definitivamente abbattuti.
In piazza grande vedi anche:
duomo
logge del pieroni
tre palazzi
palazzo grande
palazzo comunale
palazzo della dogana
palazzo della prefettura
monumento a vittorio emanuele
palazzo granducale
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