La chiesa di Santa Maria del Soccorso è la più grande chiesa di Livorno.
Si trova in piazza della Vittoria,
con la facciata scenograficamente posta in asse con via Magenta.
con la facciata scenograficamente posta in asse con via Magenta.
La decisione di innalzare questo grandioso tempio risale alla prima metà dell'Ottocento, quando, a seguito della violenta epidemia di colera del 1835,
alcuni cittadini aprirono una sottoscrizione per la costruzione di una chiesa votiva, al fine di invocare la protezione della Madonna.
Il lotto prescelto si inseriva nella zona meridionale della città, oltre i fossi medicei, in un'area dove Luigi de Cambray Digny aveva inizialmente proposto, senza fortuna, di innalzare un nuovo grande ospedale a pianta semicircolare.
Pertanto, nel 1836, dopo l'approvazione del disegno di Gaetano Gherardi, furono avviati i lavori della nuova chiesa, che nel giugno 1856 fu solennemente
consacrata dal vescovo Girolamo Gavi.
Il progetto originario prevedeva anche la costruzione di un campanile
Il progetto originario prevedeva anche la costruzione di un campanile
che però non fu mai realizzato, così come il grande collegio che avrebbe
dovuto affiancare l'edificio; lo spazio attorno alla chiesa fu così trasformato in un vasto parco alberato avente una superficie di circa 40.000 metri quadri.
Risparmiata dagli eventi bellici, negli anni successivi alla seconda guerra mondiale
la chiesa del Soccorso divenne per un breve periodo il centro delle principali
celebrazioni religiose della Diocesi di Livorno
a causa della temporanea inagibiltà del Duomo,
semidistrutto nel corso dei bombardamenti e all'epoca in fase di ricostruzione.
L'interno con pianta a croce latina, compreso il transetto, è suddiviso in tre navate da pilastri a sezione rettangolare sui quali sono impostati sette archi a tutto sesto per lato; la navata è illuminata solo da strette finestre poste al di sotto del piano di copertura.
Chiesa di S. Maria del Soccorso
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