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Classifica delle 10 cartoline più viste del mese

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lunedì 27 giugno 2011

Cartolina d'epoca del Palazzo Granducale a Livorno

Il Palazzo Granducale (della Provincia) 
si trova a Livorno in Piazza del Municipio e fù costruito a partire dal 1605 
per volontà del granduca Ferdinando I de' Medici 
e su progetto di Antonio Cantagallina.

L'edificio, che avrebbe dovuto ospitare parte della corte granducale, sorse nei pressi del Porticciolo dei Genovesi, una piccola darsena scavata nel XV secolo a nord dell'abitato. Successivamente, nel 1629, il palazzo fu ingrandito su disegno di Giovan Battista Santi, già autore del progetto della Venezia Nuova, il quale lo dotò di un porticato lungo la piazza d'Armi e ne fece la residenza dei sovrani in visita a Livorno.
Qui soggiornò alcuni giorni anche Napoleone Bonaparte durante l'invasione francese del 1796: all'epoca l'edificio fu trasformato in una caserma e depredato di alcuni suoi arredi.
Tramontato il periodo granducale, nel 1871 parte dell'immobile fu destinata ad ospitare alcuni istituti scolastici cittadini fino agli ultimi anni venti del Novecento; quindi fu restaurato e, dal 1931, divenne sede della Amministrazione provinciale.
 Con lo scoppio della seconda guerra mondiale il Palazzo Granducale fu duramente colpito dai massacci bombardamenti anglo-americani; tuttavia, la facciata principale non fu distrutta durante l'azione di guerra, ma, rimasta sostanzialmente integra, fu abbattuta durante l'opera di ricostruzione che portò alla totale demolizione del complesso.
Con lo stavolgimento della piazza Grande e nel tentativo di dare maggior visibilità al vicino Palazzo Comunale, l'edificio fu ricostruito in posizione più arretrata rispetto al sito originario. (fonte wikipedia)


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sabato 25 giugno 2011

Cartolina della Camera di Commercio a Livorno

Il Palazzo della Dogana
è un elegante edificio seicentesco ubicato a Livorno,in piazza del Municipio.
Ospita la Camera di Commercio cittadina e, fino alla seconda guerra mondiale, delimitiva il lato settentrionale di Piazza Grande.

Nel XV secolo i genovesi divennero padroni del castello di Livorno e scavarono una piccola darsena a nord dell'abitato, dotandola di un fabbricato in cui collocarono la sede della dogana. Successivamente, nel XVII secolo, l'area nei pressi dell'edificio fu trasformata nel Palazzo Granducale, mentre l'ufficio doganale fu trasferito in una struttura già esistente e attiva dal 1544, nella scomparsa piazza del Nettuno.
Nel 1648 l'ufficio, dopo essere stato riunito per alcuni anni alla dogana dei Genovesi, fu ulteriormente spostato in un nuovo palazzo ai margini di piazza Grande (allora nota come piazza d'Arme); l'edificio, progettato da Annibale Cecchi, fu sede della dogana fino al 1868, anno in cui fu trasferita nelle zone più prossime al porto. Da allora l'immobile, che mantenne il nome di Palazzo della Dogana, ospitò la Tesoreria provinciale, la Banca d'Italia e, dal 1872, la Camera di Commercio.
La ricostruzione postbellica ha mutato lo scenario attorno al Palazzo della Dogana, ora circondato da costruzioni completamente in contrasto con l'aspetto originario della piazza. I bombardamenti danneggiarono anche la parte posteriore dell'edificio, restaurata già negli anni settanta del Novecento e dove sorge un grande auditorium.
La parte anteriore invece risulta sostanzialmente immutata, con i tre grandi archi a tutto sesto, rivestiti secondo l'uso del bugnato. Le arcate, schermate da una cancellata in ferro, sostengono il piano superiore dell'edificio, leggermente rialzato intorno al 1907.
L'interno è privo di particolari pregi artistici: tra le varie sale che costituiscono il palazzo è doveroso segnalare la Sala del Consiglio posta al secondo piano dell'immobile e coperta da un raffinato soffitto ligneo. Della struttura interna originaria sono rimaste le aule poste al piano terra, ai lati della scala monumentale; esse presentano coperture voltate poggianti su pilastri.





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Cartoline del Palazzo Comunale a Livorno

Il Palazzo Comunale è la storica sede del municipio di Livorno. 
Si trova sul retro di Palazzo Grande e si affaccia su una piazza che, 
prima della seconda guerra mondiale, giungeva fino al sagrato del Duomo 
(Piazza Vittorio Emanuele).
La piazzetta antistante si denominò fino dal 1720, Piazzetta della Comunità e poi dal 1929, piazza Maria del Belgio Principessa di Piemonte.
In origine i rappresentanti del comune labronico si riunivano nei locali di due antiche pievi, oggi scomparse. Quindi si trasferirono in un palazzo in via del Porticciolo, fino a quando, a partire dal 1720, non fu realizzato il nuovo palazzo sulla piazza d'Armi (attuale piazza Grande) su disegno di Giovanni del Fantasia. Gravemente danneggiato durante il terremoto del 1742, il palazzo fu quasi interamente ricostruito nel 1745, con l'aggiunta di una monumentale doppia rampa di scale ad opera di Bernardino Ciurini.

Nel 1867 fu ampliato occupando i locali di una costruzione posta sul retro del medesimo edificio, mentre nel 1929, divenuto sede del podestà, 
furono avviati nuovi lavori di restauro.
 

I bombardamenti della seconda guerra mondiale colpirono 
parte della costruzione, distruggendone un'ala; 
inoltre la scala esterna fu in parte smantellata e depredata dei suoi marmi.

Il palazzo fu così restaurato ed inaugurato nel 1949 alla presenza del sindaco Furio Diaz; 
al contempo, alcuni uffici furono trasferiti nell'attiguo Palazzo dell'Anagrafe, 
un edificio sorto nel dopoguerra nell'area in cui si trovava un elegante fabbricato settecentesco di Giovanni Battista Foggini e, ancor prima, 
l'antico porticciolo dei Genovesi.




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