L’elegante stabilimento balneare “Scoglio della Regina”
fu costruito nel 1846 dal dott. Squarci
per concessione governativa del granduca Leopoldo II.
fu costruito nel 1846 dal dott. Squarci
per concessione governativa del granduca Leopoldo II.
Da qui il loro primo nome bagni Squarci.
Stessa panoramica della precedente ma con il moletto Nazario Sauro
Sorto all'inizio della passeggiata a ridosso della porta a mare
lo scoglio della Regina è uno dei primi veri e propri stabilimenti balneari
dopo i bagni Palmieri (oggi Acquaviva) nel 1845
Nella cartolina possiamo osservare da sinistra
i Bagni Spadoni, Scoglio della Regina nel mezzo e Sgarallino dietro.
Panoramica dei
Bagni Garbini a sinistra, Spadoni al centro e Scoglio della Regina a destra.
Sorto all'inizio della passeggiata a ridosso della porta a mare
lo scoglio della Regina è uno dei primi veri e propri stabilimenti balneari
dopo i bagni Palmieri (oggi Acquaviva) nel 1845
Nella cartolina possiamo osservare da sinistra
i Bagni Spadoni, Scoglio della Regina nel mezzo e Sgarallino dietro.
Panoramica dei
Bagni Garbini a sinistra, Spadoni al centro e Scoglio della Regina a destra.
Lo scoglio della Regina 1908 quando ancora non c'era il moletto
Ingresso allo stabilimento che si trovava lungo la passeggiata a mare
1846
Il ponticello che conduce all'interno dello stabilimento, dietro
si possono osservare le cabine dei bagni Sgarallino
Due nobili signore che sfoggiano il loro vestito dell'epoca
sul ponticello
L'interno dello stabilimento
durante la stagione invernale e estiva del 1906
Personalità molto importanti frequentaro lo stabilimento
da Maria Luisa arciduchessa d'Austria a Ferdinando III di Lorena,
illustri letterati come Alessandro Manzoni, Aldo Palazzeschi e Sabatino Lopez.
In molti venivano nei mesi invernali proprio per curarsi dall'asma
grazie all'aria salsoiodica del mare della città.
Le cabine su palafitte e l'appositi tendoni
come su tutti i bagni dell'epoca
per quelle persone piu riservate che volevano fare il bagno in initimità.
Nei dintorni vedi anche:
terrazza mascagni
Nessun commento:
Posta un commento