nel rione Venezia a Livorno.
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La chiesa fu eretta in sostituzione di una chiesa minore,
annessa al convento domenicano, a partire dal 1720 dall'architetto
Giovanni del Fantasia a lato del Rivellino di San Marco,
una guida ottocentesca della città di Livorno riporta curiosamente
che essa sarebbe dovuta sorgere ad imitazione del Pantheon di Roma.
Nel 1753 la chiesa, incompleta della facciata, fu aperta al culto ed affidata ai padri domenicani, che erano già ospitati nell'attiguo convento.
Tuttavia, durante il periodo napoleonico, il convento fu chiuso ed adibito a carcere, funzione che ha mantenuto fino agli ultimi decenni del Novecento, quando il carcere è stato trasferito in località Salviano.
Cartolina che ci riporta alla fine del 800,
con soggetto principale il ponte dei Domenicani di via Borra.
Passato il ponte sulla destra si trova la piazzetta dei Domenicani davanti alla chiesa omonima e a pochi metri sulla destra il vecchio teatro San Marco.
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