Dichiarazione di Copyright © Tutto il materiale contenuto nel presente sito appartiene ai rispettivi proprietari, secondo le norme sul diritto d'autore. Non è possibile usare il contenuto di questo sito per uso personale e/o commerciale. E' ammesso l'uso solo per motivi privati ed è gradita la citazione della fonte.

Classifica delle 10 cartoline più viste del mese

giovedì 17 agosto 2017

Cartolina del palazzo Saccardi a Livorno

Palazzo Saccardi si trova in piazza San Jacopo in Acquaviva a Livorno.

 Cartolina del 1900 del palazzo Saccardi.



   Nei dintorni vedi anche:










Voci Correlate:





lunedì 14 agosto 2017

Cartoline d'epoca dei bagni Onde del Tirreno a livorno

I Bagni Pejani oggi chiamati come prima Onde del Tirreno 
si trovano ad Ardenza Mare di fronte ai Casini.

 Nel 1840 la Società dei Casini inizio a costruire l'edificio 
che architettonicamente si rifaceva al celebre ''Crescent'' 
della località balneare inglese di Bath.
 Dai casini attraversando via del Littorale (oggi viale Italia)
si percorreva il ponticello in foto e si entrava all'interno dei Bagni Pejani.



 Furono cosi realizzati i primi bagni d'Ardenza su palafitte gia attive dal 1844.



Nel 1897 dopo essersi chiamati Onde del Tirreno assunsero 
il nome di Bagni Pejani come i nuovi proprietari.



 Negli anni 20 del 900 divennero i bagni piu aristocratici della città di Livorno.

 Nei dintorni vedi anche:
 





domenica 13 agosto 2017

Cartoline d' epoca dei Bagni Roma a Livorno

I Bagni Roma si trovano sul lungomare di Antignano a Livorno
   di fronte al Castello.


 Anche i Bagni Roma come il Castello furono di proprietà della famiglia Cremoni.
  
Cartolina del 1912 
viale Principe di Napoli ingresso dei Bagni Roma

Ingresso dei Bagni Roma (1927)

Bagnetti di Antignano (fine 800 primi del 900)

Bagni Roma anni 50

Bagni Roma anni 60




I primi bagni ad Antignano furono eretti nel 1847 si chiamavano Bagni Colombo
poi con il cambiare dei propretari cambiarono il rispettivo nome,
Consani, Trumpy e Bagni Roma nel 1919.
Dalla fine dell'800 con la realizzazione della congiunzione 
della passeggiata del lungomare fino la rotonda 
e successivamente della tranvia a cavalli e poi quella elettrificata 
i Bagni Roma ebbero un vero incremento di frequenze. 
Furono molto apprezzati per essere molto attrezzati 
avendo anche una sala da ballo e una pista di pattinaggio.




 Nei dintorni anche:





Cartoline del Castello Cremoni a Antignano Livorno

Il Castello Cremoni o Forte di Antignano si trova a Livorno
sul lungomare di Antignano.

 Era conosciuto anche come Castello San Cosimo in onore del granduca
 che lo fece erigere.

Il granduca Cosimo I de' Medici ordinò la costruzione di una fortezza 
nel piccolo villaggio di Antignano, i lavori furono avviati tra il 1560 ed il 1567. 
All'interno del castello si trovavano anche gli ambienti destinati alla guarnigione 
e ai lavoranti, nonché gli appartamenti per i granduchi. 
A servizio del forte fu innalzata anche una cappella, l'odierna chiesa Santa Lucia.



 Successivamente, come si puo vedere nella cartolina, sul fronte rivolto verso il mare fu aggiunto un rivellino di forma triangolare per ospitare l'artiglieria pesante.

  Divenuto proprietà della famiglia Cremoni nel 1878, ospitò un albergo, 
mentre il rivellino fu trasformato in una grande terrazza.

 Il Castello con la chiesa annessa (2017)


 Nei dintorni vedi anche:
 



sabato 12 agosto 2017

Cartolina d'epoca di Villa Trossi a Livorno

Costruita nel 1889 da Luisa Carlotta Coventry la Villa Trossi 
si trova all' Ardenza in via Ravizza.

 Nel 1918 la Villa fu acquistata da Carlo Trossi, di Torino.
  La Villa Trossi è posta al centro di un rigoglioso parco di lecci, palme e oleandri,
 è eretta su tre piani, divisi in ampie sale, alcune arricchite 
 da prestigiosi elementi architettonici.



Nei dintorni vedi anche:
 




Cartoline d'epoca del Liceo Niccolini Guerrazzi a Livorno

Il Liceo Classico "Niccolini Guerrazzi" è un liceo della città di Livorno 
e si trova in via Ernesto Rossi.

 Unico Liceo Classico della città, fu fondato nel 1861.


che fu eretto a spese della comunità israelitica per farne un ospedale per la Comunità, 
questa destinazione però non andò a termine per mancanza di fondi 
ed il comune acquistò l’edificio destinandolo ad uso scolastico.



Prosegui il viaggio in:



Cartolina d' epoca di villa Chayes a Livorno

Villa Chayes o Campari si trova sul lungomare labronico in località Antignano.

 Costruita come una casa colonica alla fine dell’800 da Fernando Bini,
la villa Chayes, oggi hotel Universal, 
fu trasformata in residenza di villeggiatura dalla famiglia Campari nel 1888.
 Nel 1904 passò in proprietà a Giuseppe Carpena ed a Eugenio Baldini, 
figlio del noto pittore Giuseppe Baldini.
 Una svolta decisiva nella storia della villa si ebbe nel 1906, allorché i fratelli Chayes – Guido e Adolfo- ne divennero proprietari.


venerdì 11 agosto 2017

Cartolina del Cisternino di Pian di Rota a Livorno

Il Cisternino di Pian di Rota si trova a Livorno, in località Pian di Rota, 
nella campagna a pochi chilometri dal centro della città.

 L’edificio, in stile neoclassico, appartiene al complesso dell’acquedotto Leopoldino 
(o di Colognole), che con un percorso di diciotto chilometri raggiungeva 
la città di Livorno dalle fonti di Colognole.
 Noto anche come "Purgatorio in Pian di Rota" per la sua funzione di filtro e di raccolta delle acque, fu completato nel 1851 su progetto di Pasquale Poccianti.







Cartoline d'epoca del viale Fattori a Livorno

Viale Giovanni Fattori già viale Principe di Piemonte si trova a Livorno 
nei pressi della Stazione F.S.
Via Principe di Piemonte 1920
Il castelletto visibile in primo piano venne costruito a modello di quelli medievali 
da signori dell'epoca ed usato come abitazione civile.
Viale Principe di Piemonte incrocio viale Regina Elena oggi viale Risorgimento.


Nei dintorni vedi anche:


Prosegui il viaggio in:



giovedì 10 agosto 2017

Cartoline d' epoca di Piazza del Cisternone a Livorno

La Piazza del Cisternone a Livorno collega via De Larderel al viale Carducci,
nei pressi troviamo la chiesa di Sant'Andrea ed il Complesso Gherardesca.
Deve il suo nome al grande serbatoio preceduto da un portico a colonne doriche, 
costruitovi nella prima metà dell'800, il Cisternone o Gran Conserva.
 Dal lato opposto della piazza si trova la Chiesa di S.Andrea.

La piazza vista dal viale Emilio Zola, l'attuale viale Carducci.





In piazza del cisternone vedi anche:

    Prosegui il viaggio in:

      Cartoline di Piazza Colonnella a Livorno

      Piazza Colonnella si trova a Livorno ed è ubicata
      all'inizio di via Grande lato Mare.
      piazza Colonnella e via Greca
       Nella foto sopra vediamo la parte della piazza verso nord con la via Greca 
      che arrivava alla piazza del Villano. 
      Ci furono diverse botteghe che appartenevano per lo più a mercanti di origine greca e questo dette il nome alla via. 
      Si può notare che l’edificio al centro della foto aveva ancora le aperture ad arco ed ospitava un albergo ed un ristorante, mentre in fondo alla via Greca 
      si vedono gli edifici all’inizio della vecchia via del Giardino.
      A sinistra un carretto con scala dove si lavora a mettere in posa la nuova linea elettrica che pian piano sostituirà i vecchi lampioni a gas che vediamo agli angoli delle case.



       Prosegui il viaggio in:



       Nei dintorni vedi anche:

       monumento dei quattro mori








      Cartoline del Palazzo delle Poste a Livorno

      Il Palazzo delle Poste si trova in via Cairoli 
      fronteggia il Palazzo della Galleria 
      e presenta un'architettura ispirata ai modelli del Manierismo toscano.

       La costruzione risale agli anni trenta, l'interno, riccamente decorato, 
      è stato restaurato nei primi anni del Duemila. 

       Palazzo delle Poste (1928)

      Sostituisce la vecchia sede delle Poste "palazzo rosselli"
      che si trovava in piazza della repubblica
      distrutto da una bomba nella seconda guerra mondiale.

       Locali interni del palazzo delle poste e telegrafi







      (wikipedia)

      In via Cairoli vedi anche:

      Cartoline di Piazza della Repubblica a Livorno

      La piazza della Repubblica è una delle più grandi (circa 19.000 metri quadri) 
      e senza dubbio tra le più caratteristiche piazze di Livorno. 

       Sorta nel 1844 per opera del regio architetto Luigi Bettarini mediante la copertura di un tratto di Fosso Reale, in origine era denominata  
      "La Volta" da cui "il Voltone" poi Piazza del Voltone fino al 1850 , poi piazza dei Granduchi fino al 1859, in onore alla dinastia lorenese. 
      Nel periodo risorgimentale, fu intitolata a Carlo Alberto, fino al 1946 quando, dopo il referendum, è stata rinominata piazza della Repubblica. 
      Venne ornata di 52 panchine di marmo,92 colonnetti di ferro e lampioni a gas con base a tre gambe ( per i livornesi le famose cosce di ferro ).
      Tuttavia, per i livornesi la piazza è nota come Voltone, proprio per la presenza della volta che copre il Fosso Reale e misura 240 metri ed ha la pavimentazione ovale
      La piazza si puo considerare inaugurata insieme alle statue di Leopoldo II (Canapone)
      dello scultore livornese Paolo Emilio Demi, e di Ferdinando III dello scultore Francesco Pozzi, con grandi feste e giubilo di popolo, il giorno 8 settembre 1847, nel giorno 8 dedicato alla Madonna di Montenero e agli zii.  
      o stesso popolo non piu giubilante ma infuriato il 6 maggio del 1849, con pietre e martelli offese il capolavoro del Demi che poco tempo prima era stato innalzato. Ma gia il 9 febbraio, allontanandosi il duca da Firenze, la statua del Demi venne ricoperta da un funereo tendone nero con sopra scritto in bianco "Rispetto all' autore".
      Non avendo potuto impedire lo scempio il municipio ne ordinava la rimozione e il trasporto in un magazzino del vecchio Arsenale. Nel 1953 dopo oltre un secolo dalla rimozione la statua fu collocata in piazza XX Settembre dove si trova attualmente.
       Sulla Base rimasta vuota per sei anni, fu messa nel 1855 una fredda variante dello scultore Emilio Santarelli che prese si 40 mila lire ma non onore e fama.
      Al primo piano del palazzo tra via Buontalenti e via Grande a destra, 
      naque nel 1918 e bi ebbe sede per diversi anni il giornale 
      "Gazzetta Livornese e Telegrafo" oggi il Tirreno.
      I palazzi che contornano la piazza sono tutti scampati ai bombardamenti dell'ultima guerra, ad eccezione di quello che fù sede delle Poste, posto tra via delle Galere e il Largo Fattori, successivamente ricostruito con porticato.

      Alla fine della via Vittorio Emanuele troviamo questa piazzetta, 
      conosciuta come slargo del Cisternino, oggi Largo Fattori,
      accanto alla piazza Carlo Alberto
      Era delimitata dal retro del palazzo del Cisternino di città e da un lato 
      del palazzo Rosselli, sede delle Poste, che in tempo di guerra fu centrato 
      in pieno da una bomba e distrutto completamente. 
      Palazzo delle Poste, che in tempo di guerra fu centrato 
      in pieno da una bomba e distrutto completamente. 
      Venne in seguito ricostruito con motivi architettonici più moderni 
      che non lo hanno ben inserito nell’insieme della piazza.
      Piazza Carlo Alberto ai primi del secolo. 
      La piazza è sempre stata luogo di ritrovo dei bambini che qui venivano a giocare; 
      nella foto ripresa dalla parte della Fortezza Nuova sono in bella evidenza una panchina in marmo e un lampione in ferro, si vedono anche le cancellate che delimitavano i monumenti e che scomparvero durante la guerra. La signora, in primo piano con le brocche di rame , è stata alla fonte lì vicina a prendere l’acqua necessaria per preparare il pranzo.
      Piazza Carlo Alberto Anni Trenta.
      Lungo il fosso che esisteva prima della copertura e della realizzazione della piazza dei Granduchi c’erano diversi magazzini a livello delle acque. Alcuni di questi esistono ancora e sono raggiungibili dalla parte di piazza Garibaldi scendendo negli scantinati.
      Nella foto sopra un barcone si accinge ad entrare sotto il Voltone
      Nella piazza ripresa dall’inizio della via De Larderel si vedono, partendo da sinistra,
      il palazzo che fu sede del giornale Il Telegrafo, lo slargo del Cisternino tra la piazza e la via Vittorio Emanuele, il palazzo Rosselli che fu sede delle Poste e Telegrafi, la cupola della chiesa dei Domenicani e la Fortezza Nuova con gli edifici militari.
      Piazza Carlo Alberto incrocio via De Larderel
       Nella foto sono evidenti i mezzi di trasporto più economici di allora 
      i carretti trainati a mano che, come come si vede nella foto dell’anziana signora a destra, servivano anche da esposizione merce. 
      Caratteristico e simpatico anche il vestito della signora in primo piano con il coulisson.
       Nella piazza, tra panchine, lampioni e pioli in ferro ne esistevano oltre 100 pezzi. 
      Negli ultimi anni diversi diquesti lampioni e pioli sono stati rimessi al loro posto.

      Le due statue dei Granduchi furono messe al loro posto nel 1848. 
      Quella di Ferdinando III é opera del Pozzi, 
      quella di Leopoldo II ( Canapone ) del Demi.
      Curiosità: La piazza non è in piano, ma tra i due estremi vi sono circa 3 metri di dislivello.


      Visualizzazione ingrandita della mappa
      Punta il mouse sulla foto: puoi spostarti in avanti e indietro lungo la piazza 
      e persino ruotare la visuale di 360°.
      Questo è Street View


      In piazza della repubblica vedi anche:

        Cartolina della Fontana del Nettuno a Livorno

        La Fontana del Nettuno si trova sul lungomare labronico in piazza Modigliani
        davanti l'ingresso dei bagni Pancaldi.

         Fu innalzata nel luogo in cui sorgeva il monumento a Benedetto Brin
         Restaurata dalla ditta Morigi di Bologna su incarico del Comune di Livorno,
         la fontana fu donata alla città di Livorno nel 1934 dall’industriale pratese Giuseppe Valaperti ed è la copia della fontana che egli possedeva nella sua villa 
        a sua volta copia in piccolo del famoso Nettuno del Giambologna. 
        Su ogni lato della fontana sono addossate le Naiadi,
        figure mitologiche figlie di Nettuno e quattro delfini in pietra.


         Nei dintorni vedi anche:


        Voci Correlate: