Benvenuto nel Blog, qui troverai una fantastica raccolta di immagini d'epoca in foto e cartoline da collezione che raccontano la storia della città di Livorno.
L'importanza del cantiere crebbe notevolmente, tanto che,
nel 1886 gli operai erano ben 1.140, ma numerosi erano anche gli addetti in industrie legate alla cantieristica, come la Società Metallurgica italiana.
(Nella foto il Cantiere Navale ricostruito dopo le distruzioni belliche)
Nel 1904 la denominazione ufficiale cambiò in "Cantiere Navale Fratelli Orlando & C." e nel 1925 in società anonima "Cantieri Navali Orlando".
Il Cantiere Navale fu costruito nell’area del vecchio lazzaretto di San Rocco
e la darsena antistante fu scavata nel 1865 per permettere il varo delle navi,
evento molto seguito dai cittadini Livornesi, La darsena aveva una superficie di 50 mila metri quadrati
ed una profondità media di 7,5 metri, comunicava con le vecchie darsene attraverso il canale dei francesi e con il porto mediceo nella zona del ponte alla Sassaia
e attraverso il passaggio più largo del ponte girante.
Da questi scali furono messe in mare molte navi importanti per la Marina Italiana, tra queste la corazzata Lepanto e gli incrociatori Trento e Pisa.
Veduta panoramica del Cantiere Navale anno 1992.
L'area del Cantiere Navale oggi (2013).
Fine 800 Cantiere Navale di Livorno - Il varo della Varese
Giornale Luce del 01/1931
Il varo del 28 dicembre 1930
dell'incrociatore Gorizia a Livorno.
Nel cantiere O.T.O. di Livorno gli ultimi preparativi
per il varo
dell'incrociatore pesante Gorizia
sulla banchina è schierata la compagnia
d'onore della Marina Militare
e la banchina è gremita..
Giornale Luce del 12/1931
Il varo dell'Incrociatore Pola a Livorno
dopo circa un anno da quello del Gorizia
Giornale Luce del 22/04/1934
Il varo dell'Incrociatore "Duca d'Aosta" a Livorno
La Pescheria Nuova fu costruita in un lotto di terreno ricavato
dall'abbattimento di parte della Fortezza Nuova.
Aperto al pubblico nel 1705, l'edificio serviva per la vendita del pesce grazie alla presenza di vasti loggiati e alla vicinanza dei fossi medicei, da sempre una delle principale vie di comunicazione all'interno della città.
Il bel palazzo che si vede sullo sfondo del prolungamento di via Buia è
"La Corte d'Assise" all' epoca ancora in funzione ed oggi chiuso dal muro di recinzione
dell'ex caserma dei Vigili del Fuoco.