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Classifica delle 10 cartoline più viste del mese

domenica 15 settembre 2013

Cartoline d'epoca dell' Accademia Navale di Livorno

 L'Accademia Navale di Livorno si trova sul Lungomare di viale Italia.
(info su wikipedia) 



 Foto panoramiche dell accademia anni 20



In quest ultima si nota la torretta del lazzeretto di San Leopoldo 
nelle vicinanze del muro di recinzione a sud.


L'Accademia Navale  fu inaugurata il 6 novembre 1881.
 
 Inizialmente l'edificio era costituito da due soli piani.



 Immagine del vecchio porticciolo di San Leopoldo che aveva una torretta all’imboccatura, inizialmente occupò la sola area del lazzaretto di San Jacopo, 
nei pressi de  ll'omonima chiesa.


 Dove ora sorge l'Accademia Navale, in passato si trovava il lazzaretto di San Jacopo, innalzato a partire dagli anni quaranta del XVII secolo
 per la quarantena degli equipaggi delle navi provenienti dal Levante le quali, 
prima della costruzione di questo complesso sanitario, venivano invece dirottate verso l'isola del Giglio e l'isola d'Elba.

 La struttura, collegata al più antico lazzaretto di San Rocco mediante un canale (oggi scomparso), fu ampliata nel 1721 e nel 1754. Poco più a sud si trovava invece il lazzaretto di San Leopoldo, eretto nel 1773, su disegno di Ignazio Fazzi,
 per volontà di Pietro Leopoldo.

  Il lazzaretto era dotato di alcune torrette, una delle quali serviva per il controllo della costa, due cappelle e due cimiteri.


Rimase attivo fino al 1846 e successivamente, prima di essere inglobato nell'Accademia, fu trasformato in un carcere e, in parte,
 in una caserma militare. 

L'accademia Navale nelle sue proporzioni definitive con i tre piani 
ed il ponticello sul rio Maggiore.

Nella foto il brigantino interrato che si trova all'interno dell'Accademia. 


La progettazione del complesso di edificio fu affidata al capitano del Genio militare Luigi Pestalozza ed i lavori furono avviati nel 1878; l'ingegnere livornese Angiolo Badaloni seguì attivamente ogni progetto.Nel 1913 fu poi annessa al complesso dell'Accademia Navale anche l'adiacente area occupata dal preesistente lazzaretto di San Leopoldo. 
Cucina Allievi

Salone mensa allievi


 Panoramica dell’Accademia con in primo piano la stazione di
Barriera Regina Margherita, dove partiva il famoso
Trenino che collegava Livorno e Pisa passando per Calambrone e Tirrenia





 Immagine a colori del 1968



Due immagini dell' Accademia Navale oggi (2013)


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domenica 10 marzo 2013

Immagini d'epoca dei bagni Acquaviva a Livorno

I bagni Acquaviva fatti costruire da Giuseppe Santi Palmieri nel 1840 
furono i primi bagni a sorgere tra il Largo Bellavista e l'Ardenza.




 Vista della chiesa di San Jacopo e dell'Accademia
dai bagni Acquaviva

Bagni Acquaviva 
1920

Bagni Acquaviva anni trenta
I bagni Acquaviva furono così denominati 
per la bellezza e la purezza dell’acqua che lambiva questo tratto di scogliera 
da dove scaturivano sorgenti naturali, note come Fonti dello Scalo. 

 Altra foto che ritrae l'ingresso dei bagni Acquaviva i quali sono ricordati 
anche come i primi bagni in muratura sorti in Italia.

Giuseppe Santi Palmieri dotò il suo stabilimento delle migliori comodità
 costruendovi una famosa Rotonda 
per la libera e utile respirazione dell’aria marina

  poi resa celebre da un noto dipinto di Giovanni Fattori 
 e da una breve, ma intensa espressione del Carducci 
 “Qui è¨ un gran bello stare, con la quale il poeta volle esaltare la bellezza
 e la serenità di questo luogo”.
 La famosa Rotonda detta del Palmieri.
 
La passeggiata davanti l'ingresso dei bagni Acquaviva.
 La storia dei Pancaldi Acquaviva come unico stabilimento balneare risale al 1924, anno in cui le due strutture, in origine separate da un canale, furono riunite, per mezzo del grande arenile, in un solo complesso che l’Indicatore Tascabile del 1925 
ricorda come Lo stabilimento più grandioso del mondo.

Veduta aerea della costa labronica realizzata alla fine degli anni 20
che va da Piazza San Jacopo al Porto.




  Attualmente i Pancaldi Acquaviva si aprono con due ingressi distinti lungo il Viale Italia tra la Terrazza Mascagni e la Chiesa di San Jacopo, poco lontano dall’Accademia Navale. 

 In seguito all’unione due stabilimenti, il complesso presenta un’architettura ampia e spaziosa che si articola intorno antichi fabbricati principali, ora collegati da una lunga fila di cabine in tela colorate che costeggiano la Passeggiata Lungomare.




  Segui la storia sul sito ufficiale.

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Immagini d'epoca dei bagni Pancaldi a Livorno

Edificati da Vincenzo Pancaldi nel 1846 in poco tempo diventarono i piu famosi e frequentati di Italia, qui nella stagione estiva vi si ritrovavano i piu noti personaggi della cultura, dell'arte e della politica fra cui i Livornesi; Mascagni, Cappiello etc.


 Veduta aerea dei Bagni Pancaldi-Acquaviva
(1928)
Nel 1924 i Bagni Pancaldi si fusero con gli Acquaviva.

Panorama dei Bagni Pancaldi ed Acquaviva fotografati
 da una camera dell'Hotel Palazzo.


 Dal 1870 i bagni presero l'appellativo di Regi che conservarono fino la 2a guerra mondiale 
perche frequentati dal principe Amedeo di Savoia.
Frequentato da un turismo colto e d’elite, nei primi anni del nostro secolo, lo stabilimento è anche ricordato come un luogo ove si mangia e si beve con una spesa addirittura giustificata, e una orchestrina Strauss composta da eccellenti professori che ogni sera ha un nuovo genialissimo e artistico programma per divertire un bel numero di belle ed eleganti signore e signorine e di signori che sfoggiano i loro vestiti dell'epoca.





Nella foto la versione originaria dell'ingresso dei Bagni Pancaldi.



 La storia dei Pancaldi Acquaviva come unico stabilimento balneare risale al 1924, anno in cui le due strutture, in origine separate da un canale, furono riunite, per mezzo del grande arenile, in un solo complesso che l’Indicatore Tascabile del 1925 ricorda come Lo stabilimento più grandioso del mondo.

Cartolina di Bagni Pancaldi del 1956

 Bagni Pancaldi 1958





  Attualmente i Pancaldi Acquaviva si aprono con due ingressi distinti lungo il Viale Italia tra la Terrazza Mascagni e la Chiesa di San Jacopo, poco lontano dall’Accademia Navale. 


 In seguito all’unione due stabilimenti, il complesso presenta un’architettura ampia e spaziosa che si articola intorno antichi fabbricati principali, ora collegati da una lunga fila di cabine in tela colorate che costeggiano la Passeggiata Lungomare.





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