La storia dello stadio di Livorno nasce nel settembre del 1932
quando la Società Sportiva della citta bandisce un appalto concorso per la
costruzione dello stadio: la zona viene individuata in un'area
di espansione nei pressi dell'Accademia Navale,
ai margini del quartiere Ardenza.
ai margini del quartiere Ardenza.
Alla fine del 1932 la commissione esaminatrice sceglie, tra i 13 progetti presentati, quello di Raffaello Brizzi e il 2 aprile dell'anno successivo, dopo che l'Amministrazione aveva provveduto alla rettifica e all'interramento del Rio Maggiore, vengono ufficialmente avviati i lavori.
Nell'autunno del 1933 il cantiere subisce una sosta, ma lo stadio viene comunque ufficialmente inaugurato incompleto ed intitolato ad Edda Ciano Mussolini. Nell'estate del 1934,
grazie all'interessamento dell'Amministrazione Comunale che si assume
l'onere della spesa di completamento, i lavori vengono ripresi e pochi
mesi dopo conclusi.
È la prima opera pubblica costruita in calcestruzzo armato a Livorno,
sebbene un'analoga tecnologia fosse stata utilizzata già trent'anni prima in alcune parti dello stabilimento termale Acque della Salute.
È la prima opera pubblica costruita in calcestruzzo armato a Livorno,
sebbene un'analoga tecnologia fosse stata utilizzata già trent'anni prima in alcune parti dello stabilimento termale Acque della Salute.
Dal 1990 l'impianto è intitolato all'indimenticato campione livornese Armando Picchi, capitano della Grande Inter, prematuramente scomparso nel 1971.
Ingresso pricipale dello stadio
Tribuna d'onore in occasione di un saggio ginnico nel 1938.
Ingresso pricipale dello stadio
Tribuna d'onore in occasione di un saggio ginnico nel 1938.
Livorno 1935 L'Inaugurazione dello stadio Edda Ciano
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