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Classifica delle 10 cartoline più viste del mese

martedì 31 maggio 2011

Palazzo Rosselli

Il Palazzo Rosselli, si trovava in piazza Carlo Alberto (piazza della Repubblica)
fù la sede delle Poste e Telegrafi prima dell'attuale costruzione del 
In tempo di guerra fu centrato 
in pieno da una bomba e distrutto completamente.



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    lunedì 30 maggio 2011

    Cartoline d'epoca della Terrazza Mascagni a Livorno

    La terrazza Ciano oggi Mascagni
    è uno dei luoghi più eleganti e suggestivi di Livorno e si trova sul lungomare labronico.

    Veduta aerea della Terrazza Mascagni di oggi sorta sulla Spianata dei Cavalleggeri.

     
    La Spianata dei Cavalleggeri in un immagine che risale ai primi del 900.
    Qui un tempo sorgeva un fortilizio facente parte del sistema difensivo della costa
    noto come Forte dei Cavalleggeri da qui il nome ''Spianata dei Cavalleggeri''.
    Il Forte era composto da una torre e da un vasto complesso edilizio ed occupava un'area di 30 x 60 metri e la torre, posta all'estremità ovest, era formata da tre piani.
    Le scuderie al piano terra e l'alloggi dei cacciatori al primo piano.
    Nel forte alloggiava un distaccamento dei cavalleggeri 
    ( 9 cacciatori volontari a cavallo comandati da un tenente) 
    per il pattugliamento della costa finalizzato soprattutto ad impedire il contrabbando 
    e a garantire la sicurezza sanitaria degli sbarchi, dopo l' unità d'Italia, 
    la costruzione fu ceduta al Comune e fu smantellata nel 1872 compresa la torre.
    Nel 1886 sulla spianata rimasta venne costruito un “asilo Elioterapico. 
    Nell'ultimo decennio dell'Ottocento 1892, sulla Spianata
     si registra la costruzione di un parco di divertimenti, l' Eden Montagne Russe'' 
    che rimase in funzione fino ai primi anni del secolo successivo.
    In questa struttura, sin dal 1896, 
    si tennero alcuni dei primi spettacoli cinematografici italiani. 
    Durante l’estate un gran numero di livornesi e di villeggianti frequentavano questo parco di divertimenti, qui potevano ammirare i baracconi con le donne fenomeno, 
    i mostri della natura, le foche ammaestrate, le gabbie con le bestie feroci.
    Inoltre si divertivano con i tiri al bersaglio, le diacciatine e le varie trattorie
    ma a causa dei prezzi elevati operò una selezione di elite nel pubblico.





    Serie di foto d'epoca della Terrazza Costanzo Ciano degli anni 30.
     La torre che compare nelle precedenti e successive immagini della Terrazza Ciano
    non sarebbe quella del Forte dei Cavalleggeri come alcuni ritengono
    ma del parco divertimenti Eden.
    Una carta conservata nel archivio storico del Comune di Livorno (f.249, 1872)   mostra la spianata dei cavalleggeri libera da qualsiasi edificio prima delle successive trasformazioni.
    (fonte wikipedia)
     La trasformazione della spianata in una grande piazza sul mare avvenne solo a partire dal 1925 su progetto dell'ingegner Enrico Salvais con la collaborazione di Luigi Pastore
     e fu chiamata Terrazza Ciano, livornese e figura di spicco del Partito Fascista,
     nonché padre di Galeazzo e mantenne tale nome fino al 1945.







     (Inagurazione del Padiglione della musica)
     Ghino Venturi vi edificò il Gazebo per la musica nel 1935




     


    La terrazza Costanzo Ciano e il Padiglione della Musica. 


       Il Gazebo chiamato Padiglione della Musica,
      un tempietto rotondo con una calotta sorretta da colonne circolari, 
     dove le bande militari tenevano i concerti domenicali 
    poi successivamente distrutto dai bombardamenti della seconda guerra mondiale.



    In queste tre immagini risalenti al dopoguerra la terrazza fu notevolmente ampliata verso nord utilizzando le macerie del centro cittadino distrutto dai bombardamenti
     e venne pertanto dedicata al compositore livornese Pietro Mascagni (1945).


    La Terrazza Mascagni (anni 70)
    e l’Acquario Comunale Diacinto Cestoni edificato nel 1937.



    (Ricostruzione del Gazebo 1997)

    Gravemente danneggiata nel corso degli anni dalle violente mareggiate e dall'incuria, sul finire degli anni novanta la Terrazza è stata completamente restaurata, con il ripristino inoltre delle aree verdi circostanti 
    e con la fedele ricostruzione dello stesso Gazebo (1997).



    Voci Correlate:
    Gazebo Terrazza Mascagni 2012

     
    Nei dintorni vedi anche:
     

    Cartolina del Palazzo della Galleria a Livorno

    Il Palazzo della Galleria si trova a Livorno in via Cairoli.

    La sua costruzione, si deve al massiccio piano di risanamento 
    portato avanti negli anni venti del XX secolo. 
    L'edificio è caratterizzato da una galleria pedonale inquadrata da una serliana.









    In via Cairoli vedi anche:

    domenica 22 maggio 2011

    Monumento ai Caduti

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    Cartoline d'epoca del Monumento ai Caduti a Livorno

    Monumento ai Caduti si trova in piazza della Vittoria
    (già piazza Magenta) a Livorno.
     L'opera è costituita da un gruppo di uomini in atto di solenne giuramento e da una statua raffigurante la Vittoria, precede l'ingresso al grande tempio votivo 
    Santa Maria del Soccorso.
    Il Monumento ai Caduti, inaugurato il 15 luglio 1924 alla presenza dei sovrani d'Italia.


    Nei pressi di piazza della vittoria vedi anche:

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    sabato 21 maggio 2011

    Forte San Pietro a Livorno

    Il Forte San Pietro, assieme al vicino Rivellino di San Marco
    costituisce un'imponente architettura militare di Livorno. 
    Il forte, che difese la città durante l'invasione austriaca del 1849, fu costruito nel XVII secolo a protezione dell'adiacente quartiere della Venezia Nuova.

    giovedì 19 maggio 2011

    Monumento a Cavour

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    Monumento a Fattori

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    Cartoline del Monumento a Fattori a Livorno

    Monumento a Giovanni Fattori
    La statua fino alla seconda guerra mondiale si trovava tra
    piazza della Repubblica e il Cisternino di città.
    Largo del Cisternino


     Anno 1945 Largo del Cisternino e Piazza della Repubblica dopo i bombardamenti
     La statua di Fattori fu collocata nel parco di Villa Fabbricotti.




    Il 10 agosto 2008, in occasione delle celebrazioni per il centenario dalla morte di Fattori,
      la statua è stata ufficialmente riposizionata nel sito originario.

    Il monumento, ideato da Valmore Gemignani sulla base di un bozzetto del 1902, 
    fu inaugurato nel 1925.


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    Cartolina del Monumento a Cavour a Livorno

    Il monumento a Camillo Benso Conte di Cavour  
    si trova a Livorno in piazza Cavour


    Opera dello scultore labronico Vincenzo Cerri (1833-1903) 
    venne innalzato nel 1871. 
    La statua sorge su un basamento progettato dall'architetto livornese Arturo Conti, 
    mentre le quattro aquile ai lati del medesimo 
    furono scolpite da Giovanni Puntoni 
    (Livorno 1937-1902).
    Curiosità sul monumento: dopo la morte di Cavour si formò una commissione, 
    che raccolse i fondi da alcune persone e da 13 tombole pubbliche 
    fatte nelle domeniche in piazza Mazzini
    per innalzare una statua allo statista. La commissione donò la statua, 
    opera del Cerri, al municipio che la fece mettere nella piazza su di un basamentoin 
    cui furono scolpite le seguenti parole : 
    A Camillo Benso conte di Cavour i Livornesi nel 1871.


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    mercoledì 18 maggio 2011

    Cartoline del Caffè della Posta a Livorno

    Il “Caffè della Posta” si trovava in via Vittorio Emanuele n°52
    nei pressi di piazza Guerrazzi nell’area dell’attuale cinema “Lazzeri”.
    E’ senza dubbio il più celebre e antico caffè di Livorno, ritrovo di letterati e patrioti, 
    fra i quali, come ricordava la lapidea muratura all’interno del locale, 
    Francesco Domenico Guerrazzi, A. Palli, T. Ghepardi, Del Testa, G. Carducci. 
    Aperto da Artemidio Zucconi nel 1851, fu ceduto dagli eredi, nel 1920, ai fratelli Lazzeri.

    Interno Caffè della Posta anno 1918

    L’immagine, realizzata alla fine del secolo scorso, 
    ci mostra la cancellata del giardino che dava sulla Piazza Guerrazzi.
    Il “Caffè della Posta” (così chiamato perché situato di fronte al palazzo delle Poste) si affacciava sulla via Grande ed era dotato del giardino che vediamo nella foto. Successivamente questo complesso fu trasformato e sull’area del giardino fu costruito il moderno “Cinema-Teatro Lazzeri”.


    In piazza Guerrazzi vedi anche:

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      Cartolina del Palazzo del Picchetto a Livorno

      Il Palazzo del Picchetto, o più semplicemente noto come Picchetto
      sorge nel centro di Livorno, lungo la via Grande, delimitando al contempo il lato nord occidentale di piazza Guerrazzi. 
      L'edificio, che si inserisce a pochi metri dal Cisternino di città e dal 
      monumento a Francesco Domenico Guerrazzi
      è stato sede, fino ad un recente passato, del Comando dei Carabinieri.
      Il Palazzo del Picchetto fu costruito nel 1701 su disegno del celebre architetto Giovan Battista Foggini.
      Pochi anni dopo, intorno al 1707, l'edificio fu ristrutturato ed ampliato da Giovanni del Fantasia per volere del granduca Cosimo III de' Medici come riportato dalla lapide posta sulla facciata di via Grande, che cita "amplitudinem donavit".

      Il Picchetto sorse come caserma militare nei pressi della Porta a Pisa (scomparsa intorno alla metà dell'Ottocento), all'interno della città fortificata ideata da Bernardo Buontalenti; nei pressi sorgevano la chiesa di Santa Barbara e, sin dall'epoca medioevale, la piccola cappella di Santa Giulia (entrambe scomparse).
      Peraltro, il palazzo, assieme al vicino Cisternino di città, è l'unica struttura posta sulla via Grande ad essere scampata alle distruzioni legate alla seconda guerra mondiale, quando l'intera strada fu oggetto di devastanti bombardamenti, assieme a buona parte del centro storico della città, all'epoca occupato dai tedeschi.

      Il palazzo presenta una pianta ad "L", con una facciata solida e maestosa.
      Il prospetto fu decorato con sculture di Andrea Vaccà, da Carrara, che realizzò due pelli di tigre, aperte e munite di testa e zampe, sopra le porte laterali dell'edificio.
      Sulla facciata di via Santa Barbara è posta una lapide, datata 1962, nella quale si ricorda che di fronte al palazzo, nella zona della scomparsa chiesa di Santa Barbara (1581), sorgeva una chiesa di epoca longobarda dedicata a Santa Giulia di Porto Pisano, che fu distrutta dalle truppe di Carlo I d'Angiò nel 1268.
      L'interno è caratterizzato da un cortile delimitato da eleganti loggiati disposti su più ordini.

      In piazza Guerrazzi vedi anche:


        lunedì 9 maggio 2011

        Cartoline d'epoca di piazza 20 Settembre a Livorno

        Alberata con quattro file di platani, fù nominata il 5 settembre 1881
        Piazza San Benedetto dalla chiesa situata sul fondo (Chiesa San Benedetto).
        Piazza San Benedetto nell'Ottocento
        Circa a metà della piazza sul lato che dava sui fossi, esisteva uno stabilimento di bagni pubblici fornito anche di acqua di mare e tra questi e la chiesa esisteva una fabbrica di tessuti che ha resistito fino a non molti anni fa.
        Al posto della piazza esisteva prima un cimitero dove davano la sepoltura ai condannati a morte che venivano giustiziati sul patibolo che si trovava nei pressi, e precisamente in via Mentana, allora via del Muro Rotto.
        Nel 1958 al centro della piazza fù messa la statua di Leopoldo II (secondo fondatore di Livorno) opera egregia dello scultore Paolo Emilio Demi, era originariamente 
        posta sulla  Piazza del Voltone, ma fu danneggiata durante l'insurrezione del 1849 e tolta con decisione presa dal consiglio comunale nella notte fra il 6 e il 7 maggio, per restare nascosta da allora e per oltre un secolo nel vecchio arsenale del porto.
        Successivamente al 1º novembre 1944, con l'arrivo in città delle truppe statunitensi, in questo luogo ebbe sede il cosiddetto "Mercatino americano", che con le sue strutture celò, di fatto, le peculiarità architettoniche ed artistiche della piazza. Dopo oltre 60 anni il mercatino è stato trasferito nelle aree portuali della Stazione Marittima, dove il 25 luglio 2009 si è tenuta l'inaugurazione ufficiale. 
        Quindi, le vetuste baracche che occupavano la piazza sono state smantellate e rimosse.


        In piazza Venti Settembre vedi anche:

          chiesa san benedetto


          mercoledì 4 maggio 2011

          Immagini d'epoca di Barriera Regina Margherita a Livorno

          Barriera Regina Margherita si trova a sud della città 
          presso l'accademia navale.


           La Barriera Regina Margherita venne aperta il 9 luglio 1890 
          ed è l'ultima porta delle mura leopoldine. 
          Tra i due edifici della barriera, come ben si vede nella foto,
          c’era una cancellata che veniva aperta dalle guardie daziare preposte a controllare l’ingresso e l’uscita delle merci dalla città.
          Le mura che circondavano il perimetro urbano erano divise da due strade, una interna e l’altra esterna, erano dette vie di Circonvallazione per la vigilanza daziaria.

          Prospettiva opposta alla precedente immagine d'epoca della Barriera Margherita.
          Nella cartolina colorata eseguita dal viale Nazario Sauro, 
          si vedono i due edifici della barriera 
          e sullo sfondo il padiglione principale dell’ Accademia Navale.
           


          Barriera Margherita verso terra fu in seguito utilizzata, dopo l’abbattimento delle mura, come stazione del Trenino della società S.T.E.F.E.T. che ha unito Livorno a Pisa, 
          passando da Tirrenia, fino agli anni 60.



          Visualizzazione ingrandita della mappa
          Punta il mouse sulla foto: puoi spostarti in avanti e indietro lungo la piazza 
          e persino ruotare la visuale di 360°.
          Questo è Street View

          Barriera Regina Margherita oggi










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