Dichiarazione di Copyright © Tutto il materiale contenuto nel presente sito appartiene ai rispettivi proprietari, secondo le norme sul diritto d'autore. Non è possibile usare il contenuto di questo sito per uso personale e/o commerciale. E' ammesso l'uso solo per motivi privati ed è gradita la citazione della fonte.

Classifica delle 10 cartoline più viste del mese

domenica 10 marzo 2013

Immagini d'epoca dei bagni Acquaviva a Livorno

I bagni Acquaviva fatti costruire da Giuseppe Santi Palmieri nel 1840 
furono i primi bagni a sorgere tra il Largo Bellavista e l'Ardenza.




 Vista della chiesa di San Jacopo e dell'Accademia
dai bagni Acquaviva

Bagni Acquaviva 
1920

Bagni Acquaviva anni trenta
I bagni Acquaviva furono così denominati 
per la bellezza e la purezza dell’acqua che lambiva questo tratto di scogliera 
da dove scaturivano sorgenti naturali, note come Fonti dello Scalo. 

 Altra foto che ritrae l'ingresso dei bagni Acquaviva i quali sono ricordati 
anche come i primi bagni in muratura sorti in Italia.

Giuseppe Santi Palmieri dotò il suo stabilimento delle migliori comodità
 costruendovi una famosa Rotonda 
per la libera e utile respirazione dell’aria marina

  poi resa celebre da un noto dipinto di Giovanni Fattori 
 e da una breve, ma intensa espressione del Carducci 
 “Qui è¨ un gran bello stare, con la quale il poeta volle esaltare la bellezza
 e la serenità di questo luogo”.
 La famosa Rotonda detta del Palmieri.
 
La passeggiata davanti l'ingresso dei bagni Acquaviva.
 La storia dei Pancaldi Acquaviva come unico stabilimento balneare risale al 1924, anno in cui le due strutture, in origine separate da un canale, furono riunite, per mezzo del grande arenile, in un solo complesso che l’Indicatore Tascabile del 1925 
ricorda come Lo stabilimento più grandioso del mondo.

Veduta aerea della costa labronica realizzata alla fine degli anni 20
che va da Piazza San Jacopo al Porto.




  Attualmente i Pancaldi Acquaviva si aprono con due ingressi distinti lungo il Viale Italia tra la Terrazza Mascagni e la Chiesa di San Jacopo, poco lontano dall’Accademia Navale. 

 In seguito all’unione due stabilimenti, il complesso presenta un’architettura ampia e spaziosa che si articola intorno antichi fabbricati principali, ora collegati da una lunga fila di cabine in tela colorate che costeggiano la Passeggiata Lungomare.




  Segui la storia sul sito ufficiale.

Voci Correlate:





Immagini d'epoca dei bagni Pancaldi a Livorno

Edificati da Vincenzo Pancaldi nel 1846 in poco tempo diventarono i piu famosi e frequentati di Italia, qui nella stagione estiva vi si ritrovavano i piu noti personaggi della cultura, dell'arte e della politica fra cui i Livornesi; Mascagni, Cappiello etc.


 Veduta aerea dei Bagni Pancaldi-Acquaviva
(1928)
Nel 1924 i Bagni Pancaldi si fusero con gli Acquaviva.

Panorama dei Bagni Pancaldi ed Acquaviva fotografati
 da una camera dell'Hotel Palazzo.


 Dal 1870 i bagni presero l'appellativo di Regi che conservarono fino la 2a guerra mondiale 
perche frequentati dal principe Amedeo di Savoia.
Frequentato da un turismo colto e d’elite, nei primi anni del nostro secolo, lo stabilimento è anche ricordato come un luogo ove si mangia e si beve con una spesa addirittura giustificata, e una orchestrina Strauss composta da eccellenti professori che ogni sera ha un nuovo genialissimo e artistico programma per divertire un bel numero di belle ed eleganti signore e signorine e di signori che sfoggiano i loro vestiti dell'epoca.





Nella foto la versione originaria dell'ingresso dei Bagni Pancaldi.



 La storia dei Pancaldi Acquaviva come unico stabilimento balneare risale al 1924, anno in cui le due strutture, in origine separate da un canale, furono riunite, per mezzo del grande arenile, in un solo complesso che l’Indicatore Tascabile del 1925 ricorda come Lo stabilimento più grandioso del mondo.

Cartolina di Bagni Pancaldi del 1956

 Bagni Pancaldi 1958





  Attualmente i Pancaldi Acquaviva si aprono con due ingressi distinti lungo il Viale Italia tra la Terrazza Mascagni e la Chiesa di San Jacopo, poco lontano dall’Accademia Navale. 


 In seguito all’unione due stabilimenti, il complesso presenta un’architettura ampia e spaziosa che si articola intorno antichi fabbricati principali, ora collegati da una lunga fila di cabine in tela colorate che costeggiano la Passeggiata Lungomare.





Segui la storia sul sito ufficiale.


Voci Correlate:




domenica 23 dicembre 2012

Cartoline d'epoca dell'hotel Palazzo a Livorno

  L'Hotel Palazzo si inserisce a margine della passeggiata a mare di Livorno, in un tratto particolarmente suggestivo che dal porto conduce all'Accademia Navale. 
L'Hotel Palazzo noto come Palace Hotel fu fatto costruire da Bernardo Fabbricotti  
e inaugurato nel giugno del 1894 con il nome di Grand Hotel Splats, 
era alto due piani con tetto sormontato da torricine unite 
da un corto terrazzo panoramico.
 I suoi appartamenti hanno ospitato personaggi illustri come il Duca d'Aosta 
(vedi la lapide sulla facciata)
i reali Umberto I e Margherita di Savoia.
Altra rara immagine del grandioso Hotel Palazzo con la sua magnifica vista sul mare,
a sinistra dell'edificio si trovava villa queirolo.
 

Nel 1898, in seguito ad un fallimento, l'hotel fu chiuso, una nuova riapertura si ebbe nel 1904, ma da allora, a causa della crescente concorrenza turistica della Versilia, 
l'albergo subì un lento declino.

L'albergo Palazzo fu parzialmente distrutto dai bombardamenti per ben 2 volte,
dai Francesi il 22 Giugno 1940 e dagli Americani il 28 Maggio del 1943. 

Nel 1997, a seguito di un ulteriore fallimento, l'albergo, fu chiuso 
e sostanzialmente abbandonato. Dopo alcuni passaggi di proprietà, nel 2004 è passato all'imprenditore Andrea Bulgarella, il quale ha avviato imponenti lavori di restauro tesi a riportare la struttura alle sue condizioni originarie. 
I lavori si sono conclusi nell'estate 2008.
 Cartolina colorata del viale Regina Margherita e dell' Hotel Palazzo.


Voci Correlate:



venerdì 7 dicembre 2012

Cartoline di Piazza San Jacopo a Livorno

Piazza San Jacopo in Acquaviva 
si trova sul lungomare di Livorno nei pressi dell'omonima Chiesa 
e della storica Accademia Navale.
Piazza San Jacopo e i suoi giardini, cartolina risalente ai primi anni del 900

Cartolina simile alla precedente con il Trammino dell'epoca sempre come protagonista.

La Piazza sempre vista dalla chiesa San Jacopo
a destra della foto come avrete notato vi è stato piazzato il grande busto di bronzo dell'ideatore e realizzatore dell'Accademia Navale "Benedetto Brin"
che prima del 1929 si trovava nella piazza Modigliani di oggi. 
 Foto d'epoca di piazza san Jacopo che risale al 1936.

Panorama di San Jacopo e dintorni visto dal campanile della chiesa a Villa Chayes,
 tra via San Jacopo e la strada che si vede al centro della foto che è via Lepanto
si trovava il campo da gioco appunto di Villa Chayes che è stato dal1915 al 1935
il primo stadio dell Unione Sportiva Livorno.
 Su questo campo hanno giocato le maggiori squadre italiane come
 Pro Vercelli, Ambrosiana, Pro Patria, Casale e Juventus che nell ultima partita di campionato del 1935 fece retrocedere il Livorno in serie B.


 Piazza San Jacopo oggi (2013).

  Nei dintorni vedi anche:
Accademia Navale



Voci Correlate:

sabato 1 dicembre 2012

Cartoline della Chiesa di San Jacopo in Acquaviva a Livorno

La chiesa di San Jacopo in Acquaviva 
si trova sul lungomare di Livorno presso l'Accademia Navale a lato di una 
grande piazza intitolata all'omonimo santo.


Piazza San Jacopo 1952

È una delle chiese più caratteristiche di Livorno 
per la sua postazione altamente scenografica, con un lato che si affaccia
 direttamente sul mare, dove un tempo si trovava l'ingresso originario della chiesa.
 Nella foto sopra, a destra della chiesa come potete osservare 
fino al 1915 vi era un piccolo Camposanto privato, qui era sepolto Antonio Benci 
a cui in seguito furono dedicate le "scuole Benci" sugli scali Olandesi. 

  Immagine della facciata posteriore della chiesa risalente ai primi del 900.
(Foto d'epoca della chiesa che risale al 1915)
  Dove adesso sorge la chiesa esisteva dal IV secolo un oratorio, poi trasformato in una piccola chiesa, che per molti anni fu luogo di ristoro per i pellegrini.
Nel 1700 i Lorena fecero costruire una chiesa più grande che fu ampliata verso la fine del 1880, mentre il campanile venne costruito nel 1897.
Sotto l’altare della chiesa con il particolare di essere posto sullo 
scoglio vivo vi è una cripta risalente al vecchio oratorio,
(L'altare posto sullo scoglio vivo)
Inoltre sulla parete dei sotterranei si trova traccia dell esistenza di una sorgente
(la sorgente acquaviva).
...un tesoro quasi sconosciuto che dopo un lungo restauro tornerà ad essere visitabile.